La qualità di una proteina della dieta si stabilisce a partire da diversi indici come il Coefficiente di Digeribilità, il Valore Biologico e l’Utilizzazione Netta della Proteina.
Per semplificare: le proteine sono di maggiore o minore qualità in funzione del maggior o minor apporto di amminoacidi richiesti all’organismo.
Esistono, però, altri indici per stimare la qualità delle proteine alimentari. Il primo è la loro utilizzazione digestiva valutata tramite il Coefficiente di Digeribilità. Questo stabilisce la percentuale di proteina (o azoto) assorbita rispetto a quella ingerita. Il valore risulta più elevato, generalmente, nelle proteine di origine animale. In breve: il Valore Biologico di una proteina si definisce come la percentuale di azoto trattenuto rispetto all’assorbito.
Un altro indice è l’Utilizzazione Netta delle Proteine, che considera le perdite di azoto nella digestione che non venivano considerate nel Valore Biologico. Si ottiene moltiplicando il Valore Biologico per il Coefficiente di Digeribilità.
ALIMENTO |
VALORE BIOLOGICO |
Uova |
100 |
Latte Vaccino |
93 |
Pesce |
76 |
Carne bovina |
74 |
Riso non brillato |
86 |
Riso brillato |
64 |
Mais |
72 |
Soia |
73 |
Piselli |
64 |
Salve sono un suo lettore assiduo, ma per quanto riguarda le carni di pollo invece?