gonfiore addominale
In numerosi soggetti spesso si presenta un gonfiore addominale che non è sempre correlato ad una situazione di importante sovrappeso globale. I fattori scatenanti possono essere molteplici, sia di natura ormonale che di natura psicosomatica e gastrica, sia dovuti a intolleranze alimentari.

La maggior parte delle forme di gonfiore ha origine a livello del colon dove per causa di alterazioni della flora batterica e di un malfunzionamento delle capacità legate all’utilizzo di zolfo e azoto si creano situazioni di squilibrio.

La predominanza di acido acetico (correlata ad uno squilibrio degli zuccheri) può determinare la presenza di gonfiore. In questo specifico caso il gonfiore si presenta maggiormente durante la giornata mentre al mattino l’addome è piatto. Il modo migliore per contrastarlo è quello di utilizzare sempre la verdura prima del pasto. Se prevale l’acido propionico (caratteristico di uno squilibrio della digestione delle proteine) è probabile che il gonfiore sia permanente e che, per alcuni giorni, sia suggeribile evitare l’uso di frutta e verdura. E’, però, possibile consumarla solamente come centrifugato, escludendo la fibra. Questi accorgimenti, abbinati all’utilizzo di corretti fermenti e probiotici, ad un corretto stile di vita e alla riduzione di stimoli stressanti, aiutano a ridurre queste forme di gonfiore addominale (se non è collegato ad altri fattori).

Anche un eccesso di produzione insulina porta inevitabilmente ad un accumulo di grasso (specialmente nella zona addominale) e contribuisce al gonfiore generale. Allo stesso modo anche cortisolo (ormone dello stress) e prolattina (ormone polipeptidico la cui principale azione è promuovere la lattazione) in eccesso danno sintomatologie di gonfiore, ritenzione e accumulo di grasso prevalentemente in zone come schiena e pettorale.

Entrerò più nel dettaglio nel prossimo articolo.