LO SPORT E GLI OVER 40
Affacciarsi su un campo di gara quando gli -anta cominciano a farsi sentire o solcare il parquet di una palestra quando non si è più giovanissimi può risultare problematico. Insieme a Luca Cornali, istruttore di CrossFit della palestra Angel’s di Manerbio, abbiamo esaminato i tre casi tipici di quarantenni alle prese con lo sport.
Secondo Susanna Kobasa, una psicologa dell’Università di Chicago, le persone che meglio riescono a fronteggiare le contrarietà della vita, quelle che possono vantare la caratteristica chiamata resilienza, mostrano contemporaneamente tre tratti di personalità: impegno, controllo e gusto per le sfide.
L’espressione “gusto per le sfide” fa riferimento alla predisposizione ad accettare i cambiamenti. La persona con questo tratto vede sempre il bicchiere mezzo pieno: si concentra sugli aspetti positivi delle trasformazioni e minimizza quelli negativi. Questo cambiamento viene vissuto più come incentivo a crescere che come difficoltà da evitare a tutti i costi e le sfide vengono considerate stimolanti piuttosto che minacciose. La persona generalmente è aperta e flessibile.
Impegno, controllo e gusto per le sfide sono tratti di personalità di cui è possibile avere consapevolezza e perciò possono essere coltivati e incoraggiati.
Questi problemi riguardano solo gli atleti competitors? No, anche gli atleti fitness hanno i medesimi problemi, nonostante ambiscano ad obiettivi diversi. Essi cercano più uno stato di «benessere» con un’attenzione maniacale all’aspetto estetico. Il problema del «blocco» psicologico, in questo caso, è la difficoltà ad apprendere un gesto o la difficoltà a superare il proprio massimale.
Nel caso degli atleti fitness, pertanto, occorre porre molta attenzione alle basi, ad imparare e padroneggiare il gesto tecnico con un lavoro specifico e mirato. Serve sottolineare che la volontà del soggetto di provare e riprovare superando le proprie difficoltà è già un ottimo inizio perché è espressione dell’impegno, cioè della tendenza a lasciarsi coinvolgere nelle attività. La persona con questa peculiarità si dà da fare, è attiva, non è spaventata dalla fatica, non abbandona facilmente il campo, è attenta e vigile, ma non ansiosa, valuta le difficoltà realisticamente. Perché ci sia impegno è necessario avere degli obiettivi, qualcosa da raggiungere, per cui lottare e in cui credere.
Il mio invito per gli over-40 è semplice: se siete sempre stati costanti potete ambire non soltanto all’obiettivo fitness ma anche alla competizione; se invece vi riconoscete nelle caratteristiche di “vecchie glorie” o illuminati è più prudente limitare i vostri allenamenti e concentrarvi sul fitness dal momento che sarà altamente improbabile (se non impossibile) rientrare nei competitors per i primi anni.
Luca Cornali
Istruttore e atleta di CrossFit
Sei curioso di saperne di più riguardo al CrossFit? Contatta Luca al n° 366|3679572 o vieni a scoprire il nuovissimo box presso la palestra Angel’s Fitness di Manerbio!
Mi ritrovo perfettamente tra le “vecchie glorie”, dopo anni passati in “scantinati” a fare arti marziali, ultimi anni di kick boxing un’ ernia espulsa operata, ho voglia di rimettermi ai livelli di 10 anni fa. Purtroppo il fattore psicologico è sempre al comando.. Paura di farsi male, fare pause durante un allenamento intenso e vedere gli altri che invece ce la fanno, è dura per chi era tra i “leader” in sala 10 anni prima.. Mettiamoci anche che non tutti gli istruttori sono di spessore e che se devono stimolare qualcuno, preferiscono lavorare su un ventenne piuttosto che su un 40enne. Era così anche in passato.. Penso ai miei amici che a 43 anni fanno maratone di 40 km, si alzano alle 5 di mattina per allenarsi e dopo vanno a lavoro.. Gli ammiro e stimo la loro forza!!