Da piccolo ho avuto un problema. Non camminavo bene. Questo problema ha avuto ripercussioni anche nella mia vita fuori da casa: andare a scuola era una disagio. La mia infanzia è stata scandita da ore e ore di visite ortopediche e controlli medici: plantari, scarpe correttive, esami, esercizi di riabilitazione, certificati…
Tra questi ricordi che hanno segnato la mia vita, emerge però un’immagine: l’equitazione. Ho sempre amato gli animali e cavalcare un cavallo per me era sinonimo di libertà. Il mio primo grande successo.
Poi arrivò l’adolescenza. I miei coetanei crescevano, io no. Un grande aiuto è stato mio cugino, che mi ha insegnato, con 10 anni in anticipo rispetto al “Lato Positivo” (D.O.Russell, USA, 2012), a trasformare l’energia negativa in carburante per la mia vita.
Iniziai, grazie a lui, con pochi minuti di camminata lenta. Il mio livello muscolare e aerobico era basso. Poi, pian piano, inserimmo qualche minuto di corsa lenta, intervallato sempre alla camminata. Quando i miei sforzi cominciarono a manifestare i primi risultati, improvvisamente riemerse il vecchio problema. Essendo obbligato a portare i plantari, il mio piede reagiva con lacerazioni. La delusione superava di gran lunga il dolore fisico.
I miei piedi dovevano portare questo peso, io invece dovevo sopportare un mondo che mi cadeva di nuovo addosso. E’ qui che la forza di volontà, spronata dai miei genitori e da mio cugino, tornò a guidarmi: dovevo farcela, dovevo credere in me stesso.
La palestra divenne la mia casa.
Sebbene il Liceo mi togliesse tante tempo, riuscivo a ritagliarmi 5/6 ore settimanali da dedicare esclusivamente al mio corpo, in parte per l’attività aerobica, in parte per l’attività anaerobica. Propedeutico agli esercizi di pesi e corsa, era fondamentale anche lo stretching (postura, stabilità delle gambe…).
Quando, sul finire del percorso liceale, giunse il momento di scegliere quale sarebbe stato il mio futuro, maturai la consapevolezza che all’attività fisica era necessario abbinare una profonda conoscienza del mondo dell’Alimentazione. Decisi così di intraprendere gli studi in Dietistica.
Con abnegazione nel lavoro e applicazione di ciò che ho appreso, dopo 6 anni di duro allenamento e dopo 3 anni di serio regime alimentare sono passato da 50 kg a più di 80. La mia passione è diventata il mio stile di vita.
Che dire Stefano l’impegno, la forza di volonta e la passione per lo sport ti hanno cambiato e maturato.