L’aspetto è quello classico, a tronco di cono, di un vasetto di yogurt: coperchio in plastica e chiusura ermetica in carta stagnola d’ordinanza. Ma non è uno yogurt.

Stiamo parlando dello skyr, il latticino che la catena di supermercati Lidl sta proponendo nei suoi banchi frigo nell’ultimo periodo. Scopriamo insieme di cosa si tratta.

Skyr

Se non fosse per l’eccessiva semplificazione italiana lo potremmo trovare, alla stregua di qualsiasi formaggio, tra mascarpone e stracchino, ma questo prodotto originario dell’Islanda (che vanta citazioni persino nella mitologia nordica) fa invece bella compagnia a yogurt d’ogni provenienza – pur nell’indifferenza generale: almeno nel punto vendita in cui mi sono recato questo lotto di skyr sembrava non aver attirato l’attenzione degli acquirenti, tanto che alla mia richiesta persino il commesso, confondendosi, mi ha indicato l’assonante kefir (tutt’altro prodotto!).

Di cosa si tratta? Anzitutto va specificato che la parentela con lo yogurt esiste: entrambi sono derivati del latte (vaccino, in questo caso), tuttavia lo skyr viene realizzato partendo da latte scremato prima sottoposto a pastorizzazione e poi scaldato e unito al caglio in un particolare procedimento. Lo yogurt invece non viene portato ad alte temperature e subisce solo l’inoculazione di fermenti lattici.

Da un punto di vista organolettico lo skyr assomiglia molto al quark, tipico formaggio tedesco. Proprio in Germania, piu precisamente in Baviera, infatti, viene realizzato questo prodotto dalla Milbona per Lidl Italia. Sembra che con la crescita di popolarità dello skyr, la domanda (mondiale) non riesca ad essere soddisfatta dall’offerta (le poche fattorie islandesi) e, di conseguenza, la produzione è stata avviata anche nell’Europa continentale e soprattutto in Gran Bretagna.

Questi sono i suoi valori nutrizionali:

Proteine 11,8 g / 100 g

Grassi 0,2 g / 100 g

Carboidrati 4,1 g / 100 g

Sale 0,1 g / 100 g

Calorie 65kcal

Grazie al suo gusto neutro, anzi un poco acidulo, lo skyr si presta a varie interpretazioni culinarie, tanto per il dolce quanto per il salato. Il mio suggerimento, appunto, è doppio: è una fantastica fonte di proteine, molto adatta a sostituire lo yogurt nelle colazioni o negli spuntini. Per i palati più affini al dolce, trovo sia ottimo abbinato a una macedonia o ad una torta proteica; per chi apprezza maggiormente il salato, invece, può essere accompagnato con fette biscottate e uova.